Nell’anno del 150° anniversario dalla nascita dell’Azione Cattolica, dopo la Festa del Ciao per i ragazzi e l’“L’ANNO CHE VERRÀ” momento di incontro per i giovani e i giovanissimi, è ora il momento del settore Adulti. I vice presidenti e l’equipe diocesana hanno organizzato un incontro pubblico per presentare la figura di Carlo Acutis. L’appuntamento è fissato per domenica 26 novembre a partire dalle 14.30 presso il Teatro delle opere parrocchiali di San Siro a Sanremo.
Già durante il campo estivo dei giovanissimi la presentazione di questo ragazzo, per cui è in corso la causa di beatificazione è stata molto apprezzata. È quindi nata l’idea di farlo conoscere a tutti. Morto nel 2006 all’età di 15 anni a seguito di una patologia fulminante, era un ragazzo apparentemente come tanti, patito di informatica e internet visti però come “strumenti di Vangelo”.
Carlo ha vissuto la sua malattia come una prova da offrire per il Papa e per la Chiesa dimostrando una maturità inaspettata, data l’età, una fede profondamente radicata e autentica, una capacità di testimonianza intensa e cristiana. Proprio grazie a questa fede così determinata, dopo aver ricevuto la Prima Comunione, non ha mai mancato l’appuntamento quotidiano con il Santo Rosario e con la Santa Messa, seguito da una pausa in preghiera davanti al Tabernacolo.
Attraverso le parole del postulatore, Sidi Perin, della madre, signora Antonia potremo abbracciare questo giovane onorato e pregato in varie parti del mondo. Scopriremo le sue aspirazioni e le sue paure; cercheremo di capire come si articola una causa di beatificazione; esploreremo il cuore dei suoi cari per ritrovare la sua vera essenza e la sua eredità. Durante la sua breve ma intensa vita terrena egli è stato un aiuto reale e concreto nella sua Milano
Ha svolto attività di volontariato con i bambini, gli anziani e i bisognosi, i ragazzi del catechismo e dell’oratorio, i poveri alla mensa Caritas. Concreta è stata inevitabilmente la sua eredità: Carlo, in vita, ha organizzato mostre sui miracoli eucaristici e sulle apparizioni mariane. Dice la mamma: “ La mostra virtuale progettata e realizzata da lui a 14 anni, sta facendo il giro del mondo e testimonia come davvero per Carlo l’Eucaristia sia stata la sua “autostrada per il cielo”. Nella sua vita quotidiana Carlo ha mille impegni, trova il tempo per suonare il sassofono, giocare a pallone, guardare film, girare video con i suoi cani e gatti oltre a progettare programmi al computer, divertirsi con i videogiochi: è un ragazzo come tanti altri. Frequenta con buoni risultati il liceo “Leone XIII”, è amato dai suoi compagni che non solo lo rispettano, ma ne sono conquistati. La semplicità e l’amore per gli altri sono stati compagni di vita per Carlo che non a caso ha chiesto e ottenuto di essere sepolto ad Assisi.
“Essere sempre unito a Gesù, ecco il mio programma di vita”. Per molti aspetti Carlo richiama la figura del beato Piergiorgio Frassati, molto caro all’Azione cattolica, morto anch’egli giovanissimo dopo una vita spesa al servizio dei più sfortunati, con la preghiera, la devozione mariana e l’Eucarestia come inseparabili compagni di viaggio, uniti ad una profondissima umanità e gioia di vivere. Per tutto questo, l’Azione cattolica diocesana invita tutti, adulti, giovani e giovanissimi, ad essere presenti: sarà un’occasione unica per conoscere un futuro “santo”, figlio dei nostri giorni.
Valeria Ammirati