“Un ciclista, un toscano, un credente, un patriota, un aderente all’azione cattolica, un giusto, un marito innamorato, un padre attento, un nonno paziente… UN UOMO!”.
Questo era e sarà per sempre Gino Bartali. Chi, venerdì pomeriggio ha avuto la possibilità di partecipare all’evento pubblico organizzato dall’Azione cattolica diocesana in occasione dei 150 anni della Associazione, grazie alle parole della signora Gioia, la nipote, ha potuto apprezzare tutte le sfaccettature di questo grande italiano, noto ai più solo per alcuni aspetti.
Accanto a lei sul palco del Teatro dell’Opera del Casinò di Sanremo, Paolo Reineri, autore del libro “A colpi di pedale – la straordinaria storia di Gino Bartali“, che ha tracciato un profilo storico e sportivo, e Laura Ferrari, presidente diocesana dell’Azione cattolica, che ha sottolineato l’eredità di Gino Bartali per l’associazione di cui il campione è sempre stato un fedele socio.
‘Quel naso triste come una salita…’ di salite ne ha fatte tante e non solo nelle competizioni sportive. Le sue imprese da eroe sono quelle che per anni sono rimaste nascoste e segrete anche ai suoi cari: Gino ha accettato di partecipare ad una gara impegnativa e unica! Mettersi a disposizione degli altri, dare aiuto reale e concreto al prossimo (persone che mai avrebbe conosciuto, ma che grazie a lui hanno avuto la possibilità di continuare a vivere) incurante del pericolo per la propria vita e per i propri familiari, senza essere mai avventato o irresponsabile.
Il Signore lo ha protetto e custodito in tutte quelle tappe sicuramente grazie all’intercessione di santa Teresina a cui lui, il ‘Ginettaccio’ nazionale, era tanto devoto. E in tutto questo la presenza, neanche troppo discreta, della Associazione: la spilla appuntata sempre in vista, davanti a tutti. Un bellissimo esempio per i nostri 150 anni di vita.
E poi la celebrazione proprio nel giorno in cui ricorrevano i 40 anni dalla tragedia di un altro grande della associazione, Aldo Moro, avvenuta non a caso in via Fani: l’Ac è presente nella vita dell’Italia e noi siamo fieri di farne parte”.