Maria, una ragazza di Nazareth, piccola località della Galilea, nella periferia dell’Impero romano. Su di lei, su quella ragazza di quel paesino lontano, si è posato lo sguardo del Signore, che l’ha chiamata ad essere madre del suo Figlio. Tutta la sua vita, tutto il suo essere è un SÌ a quell’Amore. Ma non è stato certamente facile per lei! Quando l’Angelo la chiama «piena di grazia» (Lc 1,28), lei rimane «molto turbata», perché nella sua umiltà si sente un nulla davanti a Dio. L’Angelo la conforta: «Non temere Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio … e lo chiamerai Gesù»
Non temere! Sono le parole che l’angelo rivolge anche a Giuseppe, colui che accetta di lasciar sconvolgere i suoi piani dal disegno del Signore. Colui che nel silenzio accompagna il Mistero. Neanche per lui è facile. È un uomo giusto, in ascolto e quindi capace di cogliere come una grazia celeste ciò che sta ribaltando la sua vita e lo sa accettare.
Lasciamoci guidare anche noi da quel “NON TEMERE”, proviamo a metterci a disposizione di un Amore che si fa bambino e sconvolge i nostri piani. Anche per noi dire SÌ non sempre è facile. Mettiamoci in ascolto, sentiamoci confortati e accompagnati, uniti da un unico tratto che sa disegnare il nostro essere insieme, come quello che unisce Maria, Giuseppe e il Bambino nel loro SÌ.
Apriamo il cuore e andiamo incontro sorridenti a tutti coloro ai quali il Bambino ci conduce.
Buon Natale.
Laura
In queste parole ogni protagonista del Natale viene visto nella sua umanità. Lo conosciamo come uno di noi e questo aiuta a sentire che anche per ciascuno c’è un disegno d’amore