Sabato 20 gennaio oltre duecento ragazzi dell’ACR di varie parrocchie, accompagnati dai loro educatori, si sono riuniti a Sanremo per la Festa della Pace. Quest’anno è stata pensata come una vera e propria marcia; le voci e la gioia dei ragazzi hanno animato e colorato per un pomeriggio le strade centrali della città.
Dopo l’accoglienza fatta di balli e giochi a cura dell’équipe e di alcuni giovanissimi, la giornata è iniziata con una favola raccontata da Laura, presidente diocesano e una breve preghiera guidata da don Diego, assistente diocesano.
Dopodiché i ragazzi sono partiti in corteo da Corso Trento Trieste, percorrendo il lungomare fino al piazzale di Pian di Nave. Lungo la strada, accompagnati con efficienza e disponibilità dalle forze dell’ordine, in alcune soste i ragazzi hanno incontrato tre testimonianze che hanno presentato delle situazioni di non pace: Alessandro, che ha vissuto un’esperienza di volontariato presso l’Hogar Ninos Dios, una casa di accoglienza per bambini disabili a Betlemme, con il progetto “Al vedere la stella” dell’Azione Cattolica Italiana, Marisa, che ha raccontato il coraggio di un richiedente asilo dell’Eritrea giunto in Italia attraverso i corridoi umanitari organizzati dalla CEI insieme al governo italiano e oggi ospitato a Ventimiglia, Marco e Davide, animatori salesiani di Vallecrosia, che hanno raccontato alcune loro esperienze di non pace e di perdono all’interno dell’oratorio.
Dal lungomare la marcia è proseguita verso piazza San Siro dove bambini hanno potuto conoscere tre associazioni che si occupano di costruire la pace non solo in paesi lontani, ma anche nelle nostre città: l’Associazione Angeli di Pace, per sostenere l’Oasis de amor y paz in Colombia, la Caritas di Sanremo, che si occupa sia dell’accoglienza di migranti e richiedenti asilo alla Casa Papa Francesco, sia del sostegno di persone che vivono situazioni di bisogno in tutto il territorio comunale, e Baraonda spazio libero, uno spazio di aggregazione per ragazzi e adolescenti. I rappresentanti di tali associazioni hanno dato qualche suggerimento per poter essere veri portatori di pace nella vita di tutti i giorni.
La festa si è conclusa con una breve momento di preghiera guidato dal vescovo all’interno dell’Oratorio dell’Immacolata Concezione. Nella sua riflessione mons. Suetta ha voluto porre l’attenzione su alcuni atteggiamenti importanti vissuti dai ragazzi durante la marcia: ritrovarsi insieme, che ci dà forza nel portare avanti ideali comuni, camminare, non stare fermi in poltrona ad aspettare che il mondo cambi, ma impegnarsi in prima persona, ascoltare, prestare attenzione ai testimoni che hanno raccontato le esperienze che hanno vissuto in prima persona, belle storie che ognuno di noi è chiamato a condividere e mettere in circolo.