Quattro Passi – Pasqua 2025

 Un angelo del Signore parlò intanto a Filippo: «Alzati, e va’ verso il mezzogiorno, sulla strada che discende da Gerusalemme a Gaza; essa è deserta». Egli si alzò e si mise in cammino[…]

At 8, 26-40

Carissime e carissimi, insieme a tutto il Consiglio diocesano voglio abbracciarvi tutti e tutte ed augurarvi ogni felicità in questa Santa Pasqua 2025. Dato che apparirebbe molto scortese presentarmi nelle vostre case a mani vuote nel giorno della Festa, in mio aiuto è venuto l’evangelista Luca con questo brano dagli Atti degli apostoli, che scelgo di condividere con tutte e tutti voi.


Questa volta accompagniamo Filippo sulla strada verso Gaza, una strada che occupa i nostri pensieri molto più di allora. Filippo non è uno da comfort zone: gli apostoli sono usciti, sono già perseguitati e martirizzati, sono all’inizio della loro missione e non sanno bene cosa fare e come farlo. In questo secondo anno insieme, anche noi di Ac siamo spesso preoccupati di progettare e programmare con entusiasmo ciò che darà sostanza al nostro cammino: per questo proviamo a fare quattro passi con Filippo.


Primo passo: Filippo ha piedi fiduciosi. Non è lui che decide dove andare e non si pone troppe domande sul perché debba muoversi: il Signore ci chiama ogni giorno e ci indica la missione. Convertirci, nell’ottica dell’agire pastorale, significa riconoscere che è sempre Sua l’iniziativa e metterci in cammino.


Secondo passo: la strada per Gaza è deserta, priva di qualsiasi interesse, letteralmente “in uscita”, da Israele verso l’Egitto. Quale miglior abitante in una strada deserta di un eunuco, figura simbolo della mancanza di potenziale generativo. Ma Filippo ha piedi curiosi, pronti ad accelerare alla vista di quel carro inaspettato, di quella potenziale compagnia.


Terzo passo:  intorno alla Parola, Filippo trova l’occasione del dialogo. Se l’incontro, con le novità che sempre comporta, è il nuovo punto di partenza, l’annuncio è il motivo della partenza, il senso del nostro metterci in cammino. Occorrono piedi miti, che riconoscano quando è tempo di fermarsi per saltare sul carro, godersi la compagnia e lasciare spazio alle parole.


Infine, quarto passo: il Signore ci ha spediti lungo una strada deserta che, scegliendo l’incontro, abbiamo abitato e popolato. Ci è apparso davanti un eunuco, che dopo l’annuncio si battezza, rigenerandosi ed andando via colmo di gioia. Solo se seguiremo l’esempio del camminare di Filippo potremo avere piedi mai stanchi e sempre rigenerati, pronti a portarci da qualche altra parte.


Questo auguro a tutta l’Ac diocesana: di ritrovare nei nostri piedi i protagonisti del nostro camminare insieme. Piedi fiduciosi, che così si scopriranno affidabili; piedi curiosi, che riescano così ad incuriosire; piedi miti, protagonisti nel servizio e mai mitomani; piedi rigenerati e rigeneranti nell’annuncio.

Buona Santa Pasqua a tutte e tutti,


Ταλιθὰ, κοῦμι! (Mc, 5,41)Daniele Maria Stancampiano
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